Quando una telefonata allunga la vita
- Autore: Redazione
- Fonte: La Sicilia
Bronte. Le volontarie del “Telefono Rosa Bronte” danno assistenza giorno e notte: «il primo impatto è fondamentale».
Riconoscimento.
È stato siglato l’accordo col Comune per una sede.
Quando squilla il “telefono rosa” non è mai una telefonata qualunque. Le volontarie dell’associazione, fondata dalla giornalista Giuliana dal Pozzo per aiutare le donne vittime di violenza, sanno che alzando la cornetta dovranno cercare di dare aiuto a chi ormai vede quella telefonata come l’ultima speranza, dopo aver subito violenze e vessazioni. Per questo, oltre a professionalità e competenza, ci mettono generosità e cuore, caratteristiche che non mancano alle volontarie del Telefono Rosa Bronte, che essendo l’unica sezione dell’associazione da Napoli in giù è un fondamentale avamposto contro la violenza di genere. Grazie alla tenacia di un nutrito gruppo di caparbie donne, il Telefono Rosa Bronte, infatti, è in grado di rispondere e dare assistenza giorno e notte a chiunque chieda aiuto, mettendo a disposizione gratuitamente avvocati, psicologi, criminologi, assistenti sociali, medici e mediatori culturali e tutte le altre professionalità che il caso impone, senza guardare l’ora, il giorno o il territorio di provenienza della richiesta d’aiuto. Un merito che le istituzioni riconoscono, visto che il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, conoscendo il rischio che un’associazione cosi importante rimanesse senza sede, ha messo subito a disposizione gratuitamente un appartamento dell’ex Pretura.
«omissis»