«BRONTE – Adesso si che Bronte è la capitale della solidarietà e dell’aiuto. È stato inaugurato, infatti, il primo centro di ascolto ed orientamento siciliano del “Telefono rosa”, l’associazione nazionale nata per far emergere, attraverso la voce diretta delle donne, la violenza spesso sommersa. È stato inaugurato grazie alla caparbietà del consigliere comunale Angelica Prestianni, che in poco tempo, chiedendo aiuto e contributo a numerose aziende brontesi, ha ristrutturato una parte dei locali del Convento dei Cappuccini di via Umberto 354 e ottenuto il numero verde 800 912000 e lo 095/7723703, già da subito a disposizione di quelle donne che hanno bisogno di aiuto. Non solo per Bronte l’istituzione del Telefono rosa rappresenta un momento epocale. Le donne che telefoneranno tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, ad eccezione del sabato e della domenica, troveranno un piccolo esercito rosa in grado di ascoltare e di fornire gratuitamente consulenza legale, psicologica e medica, oltre all’assistenza sui diritti della famiglia, mantenendo l’assoluto anonimato.
Per questo all’inaugurazione, oltre al sindaco di Bronte, Pino Firrarello, alla Giunta e numerosi consiglieri comunali, hanno partecipato il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, i sindaci di Randazzo, Ernesto Del Campo, di Maletto, Pippo De Luca e di Troina, Salvatore Costantino. Con loro l’On. Pippo Limoli, il dott. Nino Lo Dico dirigente del Corpo forestale di Catania, il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Catania, Margherita Poselli, le Forze dell’Ordine che operano nel territorio e frate Luigi Saladino, felice di aver potuto mettere a disposizione i locali del Convento per una iniziativa così meritevole.
Alla valenza ed importanza di questo nuovo “centro” ci crede fortemente tutta l’associazione nazionale “Telefono rosa”, come dimostra la presenza a Bronte del presidente nazionale Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, giunta alle falde dell’Etna con la psichiatra, Paola Meucci e l’avvocato Antonella Faietta, disponibili anche ad effettuare la prima lezione del corso ad una parte delle oltre 200 donne che hanno chiesto contribuire nelle vesti di telefoniste. “Dove non arrivano le istituzioni – ha sottolineato il sindaco Firrarello – fortunatamente arriva il volontariato”.
«omissis»